Si parla di mesi, anni, secoli se non millenni.
Purtroppo, i rifiuti hanno una vita lunga, quasi eterna, ed a causa loro i luoghi "incontaminati" sono sempre meno. Anche perché, a causa delle correnti oceaniche, le plastiche ed altri rifiuti raggiungono coste o isole che, di per sé, non producono grandi quantità di inquinanti.
Disseminare l’ambiente di oggetti non biodegradabili non è solo incivile, perché le nostre azioni si ripercuoteranno sulle generazioni future, che potrebbero ritrovarsi tra le mani un pianeta trasformato in una discarica.
Fazzoletti, pannolini, bottiglie, mozziconi: quanto tempo impiegano per scomparire?
Certi fenomeni vanno descritti bene, è quindi importante capire e ricordare, tutti i giorni, cosa vuol dire abbandonare nell'ambiente un rifiuto, partendo dal dato più importante: il tempo di decomposizione.
Ecco qui un elenco di alcuni prodotti di uso comune ed i loro tempi di decomposizione:
Piccoli passi verso un pianeta più pulito
È evidente come il prodotto più "pericoloso" siano proprio le bottiglie di plastica, in quanto, una volta liberate in mare, si scompongono in piccolissimi pezzi, andando a formare le famigerate microplastiche.
Oggi sono stati fatti alcuni passi avanti: i sacchetti di materiale biodegradabile (quelli che utilizziamo per imbustare frutta e verdura) si diffondono sempre di più, l’uso di sacchetti di plastica per la spesa è fortemente scoraggiato, la raccolta differenziata sta prendendo piede.
La gestione responsabile dei rifiuti sta diventando una realtà. Un traguardo importante. Per noi e per le generazioni future. ma c’è ancora tanto da fare.
Ci penserete, la prossima volta che metterete tutti i rifiuti nel bidone indifferenziato o, peggio, quando starete per abbandonare la sigaretta sulla spiaggia?